2001 - 2008
Categorie
Località
Ravenna
Committente
Autorità Portuale di Ravenna
Programma
Concorso di progettazione: primo classificato
Costruzione di un nuovo edifici per uffici
Dimensioni
3.500 mq
Cronologia
2001 - 2008
Il progetto è risultato vincitore di un concorso di progettazione bandito nel 2001. E’ il primo di un insieme di interventi ricadenti nel piano di riconversione urbana per la dismissione portuale dell’ultima parte del Canale Candiano a Ravenna.
La costruzione della sede dell’Autorità Portuale è stata il punto di partenza necessario e fondamentale per il collegamento tra città storica e porto e si presentava come un’occasione interessante per tentare di fare un’architettura di qualità.
Il ruolo istituzionale dell’Autorità Portuale ci ha offerto l’opportunità di tentare una ricerca d’immagine e rappresentatività, non solo legata alla funzionalità e al soddisfacimento di spazi e servizi, ma anche capace di assumere un ruolo di riferimento per l’intera Darsena di città e per il suo futuro sviluppo.L’edificio si dispone parallelamente al Canale Candiano come un volume solido e di grande forza architettonica ma, nello stesso tempo, semplice e di facile lettura.La scelta fondamentale del progetto è stata quella di far vivere l’edificio in rapporto continuo e diretto con il Canale sin dal piano terra: è avvolto da un basamento in pietra che innalza il piano terra fino a quota +1.50 creando una piazza aperta verso il Canale.
La piazza è raggiunta da tre lati da un sistema di portici/rampa e gradonate che si articolano, si snodano e disegnano la complessità dei percorsi e delle fughe moltiplicando le viste e gli scorci, garantendo la continuità pubblica tra i due fronti stradali. Il sistema lineare della banchina e del canale, dopo aver generato il basamento e la galleria/piazza, si avvolge attorno ad un corpo cavo centrale, si solleva verso l’alto per due piani, creando una corte totalmente trasparente, poi si espande aprendosi nel sistema delle terrazze e della copertura.
Al di sopra del basamento in pietra, una pelle in mattoni cinge l’intero volume dell’edificio, avvolgendo le complessità interne e coniugando le necessità tecniche con un materiale, le cui caratteristiche espressive coincidono con la memoria stessa della città. La struttura lineare della banchina e del canale esercita, inoltre, un’interessante tensione sulle facciate dell’edificio che risulta fortemente caratterizzato da tagli orizzontali che segnano le aperture a nastro lungo quasi tutto il perimetro.
Dove la tensione è più forte, ovvero lungo le vie di scorrimento, i tagli, entrano ed escono dalla sezione dell’edificio, enfatizzandone l’orizzontalità e creando interessanti soluzioni volumetriche ed effetti d’ombra.Il sistema delle aperture è parte fondamentale del progetto, sia dal punto di vista dell’immagine architettonica, sia da quello funzionale e del benessere ambientale.
La scansione verticale dell’edificio è, quindi, riassumibile in tre zone: un basamento rialzato dall’aspetto solido e materico e che costruisce l’ambiente urbano e i percorsi, un doppio livello vetrato leggero e trasparente e un sistema di copertura schermante che dialoga con l’ambiente circostante.
Capogruppo RTP : Anita Sardellini con Paolo Zoppi (struttura)